“Esprimiamo stupore e preoccupazione per le note intimidatorie e con toni quasi da autorità giudiziaria rivolte dal commissario Breton nei riguardi di Elon Musk in merito alla piattaforma X e di Mark Zuckerberg per Meta. I fatti delle ultime ore confermano purtroppo tutti i nostri dubbi e timori sul Digital Service Act che, anziché favorire la libertà di espressione, rischia di essere usato come mezzo di censura. Auspichiamo che le istituzioni Ue non vengano utilizzate in maniera strumentale per colpire chi è sgradito a Bruxelles o per limitare la libertà di parola dei cittadini”.
Così una nota della Lega al Parlamento Europeo.